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Superbonus ed Ecobonus, lo Stato ripaga i lavori di casa!
Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus ristrutturazione. Quante volte abbiamo sentito parlare di queste tre agevolazioni? Ma sappiamo veramente qual è la differenza tra le tre e come si possono richiedere allo Stato? Sicuramente il Superbonus 110% è, tra le detrazioni fiscali, quella che sta facendo maggiormente parlare di sé. L’agevolazione è stata già introdotta lo scorso anno, nel 2020, con la pubblicazione del Decreto Rilancio. Attraverso questo maxi incentivo fiscale veniva data la possibilità di rendere più efficienti le proprie case, ma questo ha allertato da un lato gli ipotetici fruitori e dall’altro i lavoratori del comparto edile.
Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus ristrutturazione. Quante volte abbiamo sentito parlare di queste tre agevolazioni? Ma sappiamo veramente qual è la differenza tra le tre e come si possono richiedere allo Stato?
Sicuramente il Superbonus 110% è, tra le detrazioni fiscali, quella che sta facendo maggiormente parlare di sé. L’agevolazione è stata già introdotta lo scorso anno, nel 2020, con la pubblicazione del Decreto Rilancio.
Attraverso questo maxi incentivo fiscale veniva data la possibilità di rendere più efficienti le proprie case, ma questo ha allertato da un lato gli ipotetici fruitori e dall’altro i lavoratori del comparto edile.
Il Governo dal canto suo era invece certo che, con questa agevolazione fiscale, avrebbe dato una spinta per la ripresa economica al Paese. Il perché è molto semplice: questo è, infatti, uno dei settori trainanti del Paese.
Scopriamo ora insieme quali sono le differenze tra tutti i maxi incentivi.
Cos’è il Superbonus 110%? Scopriamolo insieme
In cosa consiste il Superbonus 110%? Ma soprattutto, quali sono gli interventi ammessi alla sua detrazione fiscale? Gli interventi previsti da questa agevolazione fiscale hanno come obiettivo il miglioramento dell’efficienza energetica dei luoghi abitativi.
Come dicevamo nell’articolo “Superbonus 110%, la ristrutturazione te la paga lo Stato!” il tema superbonus è molto impegnativo da affrontare, soprattutto dopo le numerose modificazioni che si sono susseguite dalla sua conversione in legge all’ultimo decreto del 31 maggio 2021.
Parliamo innanzitutto di quelli che sono gli interventi ammessi col Superbonus 110%. Partiamo dagli interventi di isolamento termico degli edifici, quelli che comunemente vengono definiti gli interventi al cappotto termico.
Questi interventi devono riguardare, per poter usufruire dell’agevolazione, quantomeno il 25%, percentuale relativa alla superficie lorda dell’immobile.
Abbiamo poi interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con un impianto nuovo che, però, venga alimentato da una pompa di calore, da una caldaia a condensazione, oppure ancora da un sistema di microgenerazione.
Infine, il cittadino potrà sfruttare la maxi agevolazione per effettuare degli interventi per la protezione dell’immobile dal rischio sismico.
Questi tre interventi, quello del cappotto termico, della sostituzione dell’impianto di climatizzazione o caldaia e della protezione da sismi, vengono considerati dalla legge “interventi trainanti”, poiché sono gli interventi principali da effettuare sulle abitazioni.
Vengono chiamati “trainanti” poiché nel momento che vengono eseguiti possono essere seguiti da altri interventi, possiamo dire, di “minore importanza” che possono beneficiare anch’essi della Super agevolazione del 110%.
Quali sono gli altri interventi consentiti col bonus 110%?
Si tratta di tutti gli interventi di riqualificazione dell’abitazione dal punto di vista energetico. Stiamo infatti parlando di quegli interventi di riqualificazione energetica legati al vecchio ecobonus come, ad esempio, interventi di installazione degli impianti fotovoltaici o delle infrastrutture adibite alle ricariche dei veicoli elettrici.
Con l’ultima Legge 30 dicembre 2020, n. 178, la Legge di Bilancio, il provvedimento è stato esteso fino ad inglobare anche tutti quegli interventi che hanno lo scopo di abbattere le barriere architettoniche sia per soggetti disabili che per i soggetti che abbiano un’età superiore ai 65 anni.
La platea dei soggetti che possono beneficiare di questa maxi-agevolazione sono sia i condomini che le persone fisiche, se sono considerate separate dall’attività di impresa arte o professione, seguono tutti quegli istituti autonomi di case popolari, ma troviamo anche le Onlus,
le associazioni che fanno volontariato e le cooperative di abitazione di proprietà indivisa e, infine, troviamo le associazioni, le società sportive dilettantistiche per immobili o parti di immobili che siano adibiti a spogliatoi.
Ma allora cos’è l’Ecobonus? In cosa si differenzia dal Superbonus 110%?
Quindi, qual è la principale differenza tra l’Ecobonus e il Superbonus 110%? E’ molto probabile che si sia creata e che si stia continuando a creare parecchia confusione sui due bonus. E’ bene, dunque, specificare quali sono le differenze tra i due.
In entrambe le agevolazioni, infatti, siamo davanti a delle detrazioni fiscali. Queste vengono riconosciute, in ambi due i casi, per gli interventi di riqualificazione energetica, ma tra i due ci sono delle differenze notevoli. In particolare, i due si differenziano in due punti:
La prima differenza risiede proprio nell’aliquota diversa. Nel primo caso, quello del Superbonus, come abbiamo evidenziato in precedenza, quando vengono effettuati quegli interventi che la legge definisce “trainanti” si potrà ottenere un’aliquota pari al 110.
Nel caso in cui, invece, vengono realizzati degli interventi di miglioria dal punto di vista energetico, ma senza il collegamento diretto agli stessi interventi trainanti, si potrà beneficiare dell’Ecobonus nella sua forma normale, con un’aliquota che potrà andare dal 50% all’85%.
L’aliquota dell’ecobonus è tripartita e può essere del 50%, del 65% e dell’85% qualora le opere di ammodernamento fossero realizzate nell’ambito di un condominio.
Un’altra differenza molto importante è la periodizzazione di detrazione. I bonus, come sapete, non vi verranno riaccreditati nell’immediato ma in un periodo di tempo di 5 anni per il Superbonus 110% e un periodo di ben 10 anni per l’Ecobonus.
Quando, però, si ha diritto al bonus ristrutturazioni si ha diritto al bonus per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In questo caso la detrazione fiscale che spetta è pari al 50% della spesa sostenuta e va calcolata entro un limite massimo di spesa che deve essere pari a 96.000 €.
Ma quali sono allora i lavori ammessi al bonus ristrutturazione?
Abbiamo innanzitutto le manutenzioni straordinarie, gli interventi di risanamento conservativo, il restauro e le ristrutturazioni edilizie. Il rimborso Irpef, in questo caso, viene dilazionato nell’arco temporale di 10 anni.
Questa è una differenza importante rispetto al Superbonus 110, dove come abbiamo potuto notare precedentemente, il rimborso viene elargito nell’arco temporale di 5 anni.
Il bonus per le ristrutturazioni è stato confermato anche dalla legge 30 dicembre 2020 e, grazie al Decreto Rilancio i cittadini potranno scegliere se, al posto della detrazione da diluire in 10 anni, vorranno cedere il credito e lo sconto in fattura.
Le alternative alla detrazione fiscale, appunto, sono lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta. In questo modo, in alternativa alla detrazione fiscale il cittadino richiedente potrà fruire di un contributo anticipato, sotto forma di sconto, da parte del fornitore dei beni e dei servizi. Questo sconto è anche comunemente chiamato sconto in fattura.
L’altra alternativa è che il cittadino opti per una cessione del credito d’imposta a terzi, cioè si potrà cedere il credito d’imposta, che corrisponde alla detrazione maturata dal contribuente, anche ad un soggetto come, ad esempio, una banca.
Pertanto, tra i soggetti terzi che possono ricevere il credito d’imposta troviamo anche terzi i fornitori stessi dei beni e dei servizi, gli istituti di credito, oppure gli intermediari finanziari. In questo modo potete notare la convenienza della cessione del credito che consente di effettuare dei lavori senza che sia fatto alcun esborso economico.
Bonus Mobili 2021
Per quel che concerne il Bonus mobili ed elettrodomestici 2021 la guida completa è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate. Questa è un’agevolazione per tutti gli italiani prorogata dalla recente legge di bilancio per dare la possibilità di effettuare gli acquisti durante quest’anno.
Secondo la guida resa nota dall’agenzia delle entrate viene esplicato che la detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, inteso come modello 730, e spetta unicamente al soggetto contribuente che fa uso della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Facciamo un esempio per capirci meglio: se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno tra due coniugi appartenenti a un nucleo familiare, e quelle per l’arredo dell’abitazione dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici verrà elargito a nessuno dei due.
Il diritto al bonus mobili ed elettrodomestici si ha anche quando il contribuente ha scelto in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.
Pertanto, il requisito indispensabile per ottenere l’agevolazione è la realizzazione di una ristrutturazione edilizia che potrà essere eseguita sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Il bonus si potrà ottenere unicamente nel caso in cui la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella dell’acquisto dei beni. Non è obbligatorio, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Parliamo, pertanto, di agevolazioni per l’attività di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.